Annelies Marie Frank, detta Anne, è diventata simbolo della Shoah per il diario da lei scritto, pubblicato per la prima volta nel 1947 e inserito nel 2009 dall’Unesco nell’Elenco delle Memorie del mondo. Il diario, uno dei libri più toccanti e significativi della letteratura mondiale, racconta esperienze, paure, speranze e riflessioni della giovane ebrea tedesca nei due anni trascorsi nel nascondiglio di un edificio di Amsterdam, dove viveva insieme alla famiglia e ad altre persone. I personaggi principali del libro, Anna Frank, i genitori Otto Heinrich Frank e Edith Frank-Holländer, la sorella Anna Margot Betti Frank, i coniugi Van Daan con il figlio Peter, il dentista Van Dussel, l’amico Kraler e l’ex segretaria del padre Miep, contribuiscono a rendere il racconto di Anna estremamente potente.
Anna descrive la vita claustrofobica nel nascondiglio e le esperienze quotidiane vissute insieme alla famiglia e agli altri personaggi, con riflessioni che oscillano continuamente tra paura e speranza, i pensieri più intimi condivisi con l’amica immaginaria Kitty. Ne emerge il ritratto di una giovane ragazza che vive in modo intenso e drammatico il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e dall’adolescenza alla maturità, con la paura costante di essere scoperta e deportata, cercando di controllare l’ansia per il futuro e per ciò che potrebbe accadere ai suoi cari e a sé stessa.
Attraverso la descrizione dei luoghi e dei personaggi il libro ci fornisce anche una preziosa testimonianza del clima politico e sociale dell’epoca, e di come la guerra e l’occupazione hanno influenzato i comportamenti e le idee delle persone.
Il diario si interrompe il 1° agosto 1944. Tre giorni dopo l’intera famiglia e tutti gli occupanti del nascondiglio saranno arrestati e deportati nei campi di concentramento. L’unico a sopravvivere sarà il padre di Anna, Otto, che alla fine della guerra recupererà i manoscritti di Anna e ne curerà la pubblicazione.
In conclusione, il diario di Anna Frank è un libro che tutti dovrebbero leggere e far leggere alle nuove generazioni. È una testimonianza straordinaria di coraggio, di speranza e di resilienza in una delle epoche più buie della nostra storia recente. Una testimonianza che serve anche a ricordare quanto siano importanti valori come la libertà e la tolleranza, che diamo per scontati ma che non sono mai acquisiti una volta per tutte. Con l’empatia che ci comunica la lettura del libro possiamo sentire la voce di Anna e imparare da lei a combattere l’ingiustizia e a difendere i diritti umani, senza dimenticare mai la tragedia dell’Olocausto e della Shoah.
Laura Scandellari
Presidente Fitel Emilia Romagna