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Ricordando Gabriel García Márquez, maestro della letteratura latino-americana e del realismo magico

Aggiornamento: 6 giu

Oggi è il decimo anniversario della morte del grande scrittore Gabriel García Márquez. Nato il 6 marzo 1927 in Colombia, García Márquez è stato uno dei più importanti autori del XX secolo e uno dei principali esponenti del realismo magico, una corrente pittorica e successivamente letteraria caratterizzata da un particolare sguardo sul mondo, allo stesso tempo lucido e incantato, contraddistinto dalla presenza di elementi inaspettati, straordinari, surreali e magici per l’appunto, calati all’interno di contesti del tutto ordinari, quotidiani, assolutamente verosimili.  


García Márquez ha scritto numerosi romanzi, il più famoso dei quali è Cent’anni di solitudine, che ha conquistato una vasta popolarità in tutto il mondo ed è considerato uno dei capolavori della letteratura latino-americana. Oltre a romanzi notissimi come L’amore ai tempi del colera e Cronaca di una morte annunciata, Márquez ha scritto racconti e saggi che, sempre mescolando magia e realtà, affrontano temi come l’amore, la politica, la storia, la morte e la memoria.


Ricordando Gabriel García Márquez, maestro della letteratura latino-americana e del realismo magico

L’amore è spesso rappresentato come un’emozione intensa e travolgente, capace di superare le barriere del tempo, dello spazio e della logica, una forza potente che può trasformare la vita delle persone e determinare il corso degli eventi. García Márquez esplora diverse forme di amore, tra cui l’amore romantico, che può essere tumultuoso, passionale e a volte anche tragico, l’amore familiare e l’amore platonico. I personaggi si lasciano trasportare dalle emozioni, spesso rinunciando alla razionalità e mettendo a rischio la loro stessa felicità. I legami familiari sono spesso complessi e profondi, e l’amore tra genitori, figli e fratelli è messo alla prova dalle circostanze o dalle dinamiche familiari. Quando invece l’amore è idealizzato e non consumato fisicamente, rimane una forza potente e ispiratrice.


Altri temi ricorrenti nella narrativa di García Márquez sono la morte, di cui esplora l’inevitabilità e l’influenza, talora magica e surreale, sulla vita delle persone, la storia e la memoria, in particolare il modo in cui il passato influenza il presente e la memoria collettiva può modellare l’identità di un individuo o di una comunità.


Nel 1982 Gabriel García Márquez è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura. La sua morte ha lasciato un vuoto nel mondo della letteratura, ma il suo lascito letterario continuerà a ispirare e affascinare le generazioni future.


Laura Scandellari 

Presidente Fitel Emilia Romagna



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