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Cirano deve morire, l’eterno triangolo irrisolto

Eclettico galantuomo, arguto sia con la spada che con la penna, Cirano di Bergerac è una delle maschere teatrali più conosciute e replicate, mentre il triangolo amoroso più celebre del palcoscenico è capace di rivivere in ogni epoca senza distinzione di età.


Cirano deve morire è una riscrittura per tre voci che oscilla tra una romantica dichiarazione d’amore e una spietata aggressione emotiva, tra costumi d’epoca e outifit underground, luci strobo ed eleganti candele. Alla fine di questa contemporanea versione teatrale della vicenda che lo riguarda, versione che segue il ritmo di una rap battle in versi, Cyrano muore, esattamente come prevede la commedia di Rostand. Ma allora perché riportare in scena le poesia d’amore di Cristiano a Rossana, se poi, alla fine, Cyrano deve comunque morire?


Cirano deve morire, l’eterno triangolo irrisolto
Foto di Andrea Avezzù

Vincitore della Biennale College Teatro - Registi Under 30 (2018-2019), grazie ai giovani attori in scena, lo spettacolo riesce ad animare di nuova vita la vicenda amorosa che vede protagonisti due amici e una donna amata. Amore e amicizia si intersecano senza che sia stabilito il vincitore di un duello morale la cui unica sopravvissuta, alla fine, sarà Rossana. La ragazza, travolta dai fantasmi di un amore impossibile ma allo stesso tempo meraviglioso, dovrà imparare a convivere con la consapevolezza di aver perso entrambi gli amori della sua vita. 


Di e con Leonardo Manzan, giovane rivelazione della scuola teatrale milanese, Cirano deve morire è in scena dal prossimo 9 aprile alle 20.30 allo Spazio Grande della Fondazione Teatro Due di Parma. 


Eleonora Poli

Redazione Fitel Emilia Romagna Aps



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