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GIANNI CAVINA: VOCE DEL MIMETISMO ITALIANO

Nastro d'argento bolognese doc, oggi, 26 marzo, il cinema italiano perde uno dei suo attori più versatili. A 81 anni muore Gianni Cavina.


Cresciuto a Bologna, Cavina si afferma come attore teatrale a Bologna sotto la guida di Franco Parenti. Le porte del cinema si aprono negli anni 70 con ruoli goliardici e comici. A metà anni 70 è anche sceneggiatore per La mazurka del barone della santa e del fico fiorone, con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio, per La casa dalle finestre che ridono e per Tutti defunti... tranne i morti.


È l'amicizia con il regista Puoi Avati a affermare la sua figura di sceneggiatore e attore. Insieme producono più di 20 film stringendo un sodalizio artistico longevo e proficuo che ha portato grandi successi nelle carriere di entrambi.


Attore comico ma anche drammatico, Gianni Cavina ha collaborato con grandi registi come Marco Bellocchio e Paolo Cavara. Il suo timbro vocale unico lo rendono riconoscibile e memorabile: celebre il suo ruolo in Regalo di Natale.

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Gianni Cavina

La sua capacità di interpretare ruoli tragicomici gli permette di conquistare il Nastro d'argento al migliore attore non protagonista in Festival di Pupi Avati. La malinconia che contraddistingue le sue performance non l'ha mai abbandonato capace di incantare con cruda umanità ogni spettatore. Di lui, Antonio Avati – che ha dato anche la notizia della scomparsa – dice:

Aveva le qualità dell’attore completo poteva passare dalle parti più comiche ed esagerate.

Negli anni duemila interpreta piccoli ruoli in film di Bellocchio e Andrea Porporati. Nel 2010 è di nuovo sul piccolo schermo nel ruolo di Ernesto Rengoni in Una grande famiglia, fiction di Rai1 con Alessandro Gassman.


Sposato da tempo, Cavina viveva a Bologna, dietro la stazione, e si diceva orgoglioso di appartenere a quella generazione di artisti poliedrici come Dalla e Morandi.


Malato da tempo, Gianni Cavina non ha mai smesso di recitare. La sua ultima apparizione è infatti in Dante, ancora una volta di Pupi Avati in uscita il prossimo novembre.


Con grande coraggio Gianni aveva deciso di partecipare al mio ultimo progetto cinematografico — spiega Pupi Avati — e avevo scritto per lui un personaggio che stesse a letto così da non farlo muovere. Lui voleva esserci ad ogni costo.

Eleonora Poli

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