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Un viaggio gustoso nella tradizione romagnola: la piadina

La piadina, o piada come viene comunemente chiamata, è un tipo di pane piatto tipico della Romagna che viene farcito con una varietà di ingredienti a piacere. Il sapore semplice e genuino ne fa un cibo molto popolare, consumato sia come street food sia come piatto principale.


La piadina tradizionale è fatta con farina, acqua, strutto e sale. L’impasto viene lavorato e poi steso fino a ottenere una forma rotonda e sottile, cotta su una piastra calda chiamata “testo” fino a quando non diventa dorata e leggermente croccante. 


Un viaggio gustoso nella tradizione romagnola: la piadina
La piadina

Caratteristica che la rende unica e adattabile ai gusti personali è la sua versatilità. Oltre ai classici prosciutto crudo e formaggio (squacquerone, crescenza, mozzarella, stracchino, gorgonzola, provolone o altri), le piadine possono essere farcite con salumi (salame, mortadella, pancetta o coppa), verdure (pomodori, lattuga, rucola, zucchine grigliate, peperoni, cipolle o funghi), salse e condimenti (maionese, salsa di pomodoro, pesto, salsa piccante, aceto balsamico o olio d’oliva), carne (pollo grigliato, tacchino, manzo o salsiccia), dolci come la Nutella. La piada viene servita piegata a metà come un panino, ma può anche essere mangiata aperta o arrotolata.


Un viaggio gustoso nella tradizione romagnola: la piadina
Piadina farcita

Oggi la piadina è diventata così popolare che è possibile trovarla ovunque, sia nei ristoranti sia in chioschi in strada e al supermercato. La sua origine è molto antica, risalendo all’epoca degli antichi romani. La stessa parola “piadina” deriva dal latino “placenta”, che significa “torta piatta”. Inizialmente era preparata con farina di grano spelta, un tipo di grano antico molto comune nell’area dell’attuale Emilia-Romagna. Era un alimento molto comune tra la popolazione romana, semplice e veloce da cuocere su una pietra calda o su una piastra di ferro.


Nel corso dei secoli la ricetta della piadina è stata modificata e adattata. Ad oggi sono due le varianti più famose: la piadina romagnola, originaria della provincia di Rimini, e la piadina ravennate. Le differenze riguardano l’impasto, lo spessore e il metodo di cottura, che possono variare a seconda delle tradizioni familiari o delle preferenze personali. La piadina romagnola è fatta con farina di grano tenero, strutto o olio d’oliva, acqua e sale, mentre la piadina ravennate utilizza spesso farina di grano duro e strutto, che conferiscono alla piadina una consistenza più croccante. La piadina romagnola è generalmente più sottile e morbida, tradizionalmente cotta su una piastra di terracotta riscaldata direttamente sul fuoco, mentre quella ravennate può essere cotta su una piastra di ghisa o su una griglia.


Molte bevande si abbinano bene al sapore e alla consistenza della piadina. Il vino è un’ottima scelta soprattutto se la piadina è farcita con salumi o formaggi. Per la romagnola si può optare per un vino rosso leggero come il Sangiovese, tipico della regione, mentre per la specialità ravennate può essere una buona scelta un vino bianco fresco come il Trebbiano. Se si preferisce una bevanda più rinfrescante e frizzante, va benissimo la birra. Una birra chiara e leggera può bilanciare bene i sapori della piadina.


Ricetta piadina

Tempi di preparazione 15 minuti


Ingredienti

Quantità per 6 piadine

500 gr di farina 00

220 gr di acqua

80 gr di strutto oppure 80 ml di olio extravergine

10 gr di sale

10 gr di lievito istantaneo per torte salate (oppure bicarbonato)


Procedimento

Prima di tutto inserire in una ciotola la farina, mescolare con lievito setacciato e sale. Aggiungere al centro l’acqua e lo strutto morbido oppure l’olio. Impastare energicamente se necessario aggiungendo ancora una spolverata di farina. L’impasto della piadina deve risultare morbido ma non appiccicoso. Coprire con una pellicola e lasciare riposare per 40 minuti a temperatura ambiente. Riprendere quindi il panetto. Impastare pochi secondi senza farina in modo da ottenere una palla liscia.

Dividere quindi in 6 porzioni da circa 130 – 140 gr ciascuna. Ricavare delle palline dalla superficie liscia e lasciarle riposare per 15 minuti coperte da una pellicola. Stendere ogni panetto con l’aiuto di un mattarello, realizzando la forma di un disco dallo spessore di 2 mm :


Cottura della piadina

Cuocere quindi in una padella antiaderente oppure su una piastra liscia, su un testo o su pietra refrattaria ben calda. Cuocere a fuoco moderato circa 2 minuti. Girare le piadine quando si formano le bolle. Cuocere ancora 50 secondi per ogni parte girando un altro paio di volte. Servire le piadine calde, che sono ottime anche da sole, oppure farcirle a piacere con quello che si preferisce. 


Un viaggio gustoso nella tradizione romagnola: la piadina
Cuocere la piadina

Conservare la piadina

Una volta cotte e raffreddate, le piadine si possono sigillare in una pellicola per alimenti, lasciandole a temperatura ambiente e conservandole in luogo fresco e asciutto per 2 giorni. Si possono conservare anche più a lungo in frigorifero. In ogni caso, si consiglia di scaldarle per un minuto in padella da entrambi i lati prima di servirle nuovamente.


Buon appetito!


Laura Scandellari

Presidente Fitel Emilia Romagna Aps


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