Dalla pandemia al primato: la mia presenza, la mia voce, il mio cuore per Fitel Emilia-Romagna
- Fitel Emilia Romagna
- 23 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 24 giu
Sono stati quattro anni che hanno pulsato di vita, di sfide e di un’emozione profonda. Quattro anni che mi hanno visto al timone della Fitel Emilia-Romagna, un capitolo che, lo ammetto, ha inciso per sempre il mio nome nella storia di questa splendida regione.

Essere la prima donna presidente non è stato solo un incarico, è stato un onore che ho abbracciato con ogni fibra del mio essere, una responsabilità che mi ha spinta a dare il massimo. In questo viaggio intenso ho avuto il privilegio di toccare con mano le mille sfaccettature del nostro territorio, scoprendo ogni giorno il valore inestimabile del mondo associativo e la linfa vitale che scorre nelle dinamiche del dopolavoro.
Se mi guardo indietro non posso non pensare alla tempesta che abbiamo attraversato insieme: la pandemia di Covid-19. Ricordo la sensazione di incertezza, il brusio di una società che sembrava fermarsi. Non solo le istituzioni ma anche le nostre amate associazioni e i circoli si sono trovati di fronte a muri inaspettati. Molti hanno dovuto chiudere, e con loro è arrivata una crisi economica che ha minacciato progetti e sogni.
Ma è proprio qui che il vero spirito della Fitel si è rivelato. Non ci siamo arresi. Abbiamo rivoluzionato le nostre strategie, abbiamo cercato nuove vie e, soprattutto, abbiamo lottato per mantenere viva quella connessione umana che è il cuore pulsante delle nostre attività. Abbiamo offerto supporto, abbiamo ascoltato, abbiamo trovato soluzioni.
Il post-Covid ci ha poi lanciato nuove sfide, dall’ibridazione del lavoro al malessere psicologico diffuso. Eppure, proprio da quelle crepe sono nate opportunità incredibili di innovazione, e abbiamo imparato, ancora una volta, il valore inestimabile della solidarietà e della collaborazione. Sono immensamente orgogliosa di come, insieme, abbiamo saputo trasformare l’ostacolo in trampolino.
C’è un progetto che porto nel cuore con un affetto speciale: il Coordinamento Donne Fitel. Essere la coordinatrice del primo in Italia è stato un sogno che ho visto prendere forma sotto i miei occhi. Non era solo un titolo, era la possibilità concreta di costruire ponti, di promuovere la presenza femminile, di dare voce a talenti spesso inascoltati.
Ho guidato iniziative, eventi, campagne di sensibilizzazione, tutte volte a svelare le competenze e la forza delle nostre donne, creando spazi dove confrontarsi, crescere e sentirsi finalmente a casa. L’entusiasmo e la partecipazione che ho visto fiorire in questo percorso sono stati una fonte inesauribile di energia per me, la prova tangibile di quanto sia fondamentale il contributo femminile per una società più ricca e più giusta.
Inoltre, in qualità di responsabile della comunicazione e direttrice della nostra testata giornalistica ho potuto esprimere una grande passione. Per me la comunicazione non è mai stata solo “informazione”; è stata un ponte, un abbraccio. Ho dedicato anima e corpo all’idea che le nostre iniziative, i nostri valori, potessero arrivare a tutti con chiarezza, con un linguaggio che parlasse al cuore. Ho cercato di infondere in ogni parola la visione e le aspirazioni della nostra associazione, perché credo che raccontare la Fitel significhi raccontare le persone che la compongono. Questo impegno costante ha non solo rafforzato il nostro nome, ma ha anche aperto le nostre porte a un pubblico sempre più vasto, creando una narrazione che rispecchia la nostra vera essenza.
Essere una donna in un ruolo di leadership, ve lo dico con il cuore in mano, è stato un percorso costellato di sfide uniche. Ho dovuto spesso confrontarmi con pregiudizi, con sguardi scettici, con stereotipi che cercavano di rallentare il mio passo. In un mondo ancora troppo spesso maschile, ho sentito su di me il peso della responsabilità di dover dimostrare, ogni singolo giorno, il mio valore. Eppure, è stato proprio nei momenti di dubbio che ho scoperto una rete di sostegno incredibile. Amici, e persone che hanno creduto in me. Le loro parole di stima, i complimenti sinceri, sono stati per me un’ancora di salvezza, una fonte di energia che mi ha permesso di affrontare ogni ostacolo con rinnovata determinazione.
E poi, l’amicizia tra i presidenti... questa è stata una magia. Ho avuto il privilegio immenso di incontrare persone straordinarie, ognuna con la sua storia, il suo percorso, ma tutte unite da un desiderio comune di costruire qualcosa di migliore per le nostre comunità. Mi hanno accolta con un calore che non dimenticherò mai, e le parole meravigliose che mi hanno rivolto non sono state solo un riconoscimento del mio lavoro ma un sostegno morale che ha reso ogni sfida affrontata un fardello molto più leggero. Il legame con loro, fatto di rispetto, condivisione e solidarietà ha arricchito profondamente la mia vita.
Il mio mandato da presidente è giunto al termine, ma il mio impegno per la Fitel e per il nostro territorio è più vivo che mai. Sono entusiasta di continuare questa avventura come vicepresidente. Questo nuovo ruolo mi vedrà concentrata su mansioni organizzative, un aspetto che considero fondamentale per la vita e il successo delle nostre iniziative. Sarò ancora immersa nelle attività e nei progetti che sono il cuore pulsante delle nostre comunità.
Guardando indietro a questi quattro anni intensi, ricchi di passione e di insegnamenti, provo una profonda gratitudine. Grata per ogni esperienza, per ogni persona che ho incontrato, per ogni lezione appresa. La mia speranza è che il percorso che abbiamo intrapreso insieme continui a fiorire, portando risultati ancora più grandi. E che uniti, con la stessa determinazione, resilienza e uno spirito rinnovato di collaborazione, possiamo affrontare ogni sfida futura. Perché credo fermamente che insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti, un futuro nel quale ogni voce venga ascoltata e ogni sogno possa realizzarsi.
Laura Scandellari
Presidente Fitel Emilia Romagna Aps